Microbiota intestinale in ansia da privazione di sonno

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 09 marzo 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Fra le conseguenze della privazione di sonno è particolarmente studiato lo sviluppo di ansia, che può anche innescare un circolo vizioso, determinando insonnia. I meccanismi che portano dal bisogno insoddisfatto di dormire allo sviluppo di ansia, ovvero un’attivazione ciclica endogena dei sistemi dello stress non sono ancora bene definiti e, pertanto, sono oggetto di intensi studi.

Uno studio condotto da Nana Zhang e colleghi, finalizzato a caratterizzare i cambiamenti del microbiota intestinale e del metaboloma sierico associato alla deprivazione di sonno, e ad esplorare i potenziali benefici di supplementi multi-probiotici nell’alleviare sintomi, sindromi e disturbi dello stato di salute mentale causato dalla perdita di sonno, è giunto a stabilire alcuni fatti rilevanti nella sequenza di processi che lega la privazione di sonno all’ansia.

(Zhang N. et al., Sleep deprivation-induced anxiety-like behaviors are associated with alterations in the gut microbiota and metabolites. Microbiology Spectrum – Epub ahead of print doi: 10.1128/spectrum.01437-23, 2024).

La provenienza degli autori è prevalentemente la seguente: Medical School of Chinese PLA, Beijing (Cina); Department of Gastroenterology and Hepatology, The First Centre of Chinese PLA General Hospital, Beijing (Cina); Shenzhen Clinical Research Center for Digestive Disease, Shenzhen Hospital of Southern Medical University, Shenzhen, Guangdong (Cina); Department of Neurology, Shenzhen University Clinical Research Center for Neurological Diseases, Shenzhen University General Hospital, Shenzhen (Cina).

La sperimentazione è stata strutturata sottoponendo i ratti a 7 giorni di deprivazione di sonno, seguiti da 14 giorni di somministrazione di multi-probiotici o – per il gruppo di controllo – di soluzione salina. Sono stati condotti test open-field: 1) al livello di base; 2) alla fine dei 7 giorni senza sonno (giorno 7); 3) dopo 14 giorni di multi-probiotici o soluzione salina.

È stato condotto un sequenziamento metagenomico su campioni fecali, e sono stati misurati i metaboliti sierici (untargeted liquid chromatography tandem-mass spectrometry).

Al settimo giorno senza sonno sono stati rilevati comportamenti considerati indice di uno stato equivalente all’ansia umana, con una riduzione della distanza dei movimenti e della permanenza nella zona centrale dello spazio. Poi sono stati registrati livelli aumentati di lipopolisaccaride e livelli ridotti di uridina e triptofano.

Dopo la settimana insonne la ricchezza della flora batterica intestinale era accresciuta, mentre erano ridotte le unità di Akkermansia muciniphila, Muribaculum intestinale e Bacteroides caecimuris.

I cambiamenti nel metabolismo dell’ospite e la composizione del microbiota intestinale erano fortemente associati con le manifestazioni equivalenti dell’ansia umana comparse dopo i sette giorni senza dormire.

La somministrazione di multi-probiotici per 14 giorni ha solo modestamente ridotto i comportamenti simil-ansiosi (lieve miglioramento), nei ratti che non avevano dormito per una settimana, ma è stata in grado di ridurre in modo significativo i livelli di lipopolisaccaride.

Questi dati mostrano con evidenza che la privazione di sonno protratta induce cambiamenti nel microbiota intestinale e nei metaboliti sierici che possono contribuire allo sviluppo di risposte infiammatorie croniche e interessare l’asse intestino-cervello, causando scompensi funzionali che si traducono in attivazione cronica dei sistemi neuronici dello stress, nella forma di stati equivalenti all’ansia umana. Infine, il trattamento con probiotici, riducendo i livelli sierici di lipopolisaccaride può alleviare le risposte infiammatorie croniche.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-09 marzo 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.